Segreteria Interparrocchiale
Parrocchia di San Giovanni Battista in Germignaga
Parrocchia di San Vittore Martire in Bedero Valtravaglia
Germignaga (VA), Via G. Matteotti n. 9
Lunedì 17.00-18.30 – Mercoledì 15.00-16.30
Venerdì 15.00-17.00 – Sabato 10.00-12.00
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Vittore, martire di Cristo, è una gloria fulgida della santa Chiesa milanese.
Nato nell’Africa, in Mauritania, si arruolò nelle milizie romane e prestò servizio a Milano.
Nell’anno 303, durante la persecuzione di Massimiliano, Vittore con altri due soldati, Nàbore e Felice, abbandonò la vita militare per non esporsi temerariamente al martirio.
Arrestato e condotto in tribunale, non tradì la sua fede e fu condannato alla pena capitale.
La sentenza non venne eseguita nella città di Milano.
Il martire, con Nàbore e Felice, fu portato a Lodi, dove fu decapitato.
Cessata la persecuzione, le spoglie mortali furono trionfalmente riportate a Milano e deposte in un nobile sepolcro.
Tanta fu la devozione della nostra Chiesa a questo martire che fin dall’antichità numerosi e importanti templi furono edificati in suo onore.
Primo e qualificato testimone della devozione a san Vittore è il nostro padre Ambrogio, che lo ha celebrato nei suoi inni e volle deporre accanto al sepolcro del martire il corpo del suo amatissimo fratello Satiro.
Giovanni Battista è l’unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne.
Fu il più grande tra i profeti (cfr 7, 26-28), perché poté additare l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (cfr Gv 1, 29-36).
La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù (cfr Lc 1, 14. 58).
Giovanni è il Precursore del Cristo con la parola e con la vita (Mc 6, 17-29).
Il battesimo di penitenza che accompagna l’annuncio degli ultimi tempi è figura del battesimo secondo lo Spirito (cfr Mt 3, 11).
La data della festa, tre mesi dopo l’annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca (1, 19. 56-57)
Giovanni sigilla la sua missione di Precursore con il martirio.
Erode Antipa, imprigionandolo nella fortezza di Macheronte ad Oriente del Mar Morto, lo fece decapitare.
Egli è l’amico che esulta di gioia alla voce dello sposo e si eclissa di fronte al Cristo, sole di giustizia: «Ora la mia gioia è compiuta; egli deve crescere, io invece diminuire» (Gv 3, 29-30).
Alla sua scuola si sono formati alcuni dei primi discepoli del Signore.
A Gerusalemme la memoria del Precursore del Signore è celebrata in questo giorno fin dal sec. V.
A Milano la festa del Martirio (decollazione) di san Giovanni segna il passaggio dalle domeniche dopo Pentecoste alle domeniche dopo il Martirio.